Alla Fondazione Marazzato ogni mezzo racconta un pezzo di storia, non solo della meccanica, ma delle persone che lo hanno guidato, vissuto e custodito nel tempo.
Oggi siamo orgogliosi di accogliere nella nostra collezione storica un Fiat 650 N2 del 1970, donato da Flavio Ghiazza, testimone diretto di un’epopea di viaggi, carichi e strade percorse in lungo e in largo per l’Italia.
Questo camion venne acquistato nel settembre del 1970 da Piero Ghiazza, cugino di Flavio, camionista di Costigliole d’Asti. Sostituì un OM Tigrotto e, da quel momento, macinò chilometri per oltre 25 anni, sempre nelle mani del medesimo proprietario e autista.
Ha percorso circa un milione e mezzo di chilometri, trasportando soprattutto vino — prodotto simbolo delle colline astigiane — ma anche paglia, fieno, pali da vigna, legname e, durante le vendemmie, preziose uve.
Le tratte coprivano principalmente il Piemonte, la Liguria, l’Emilia Romagna, la Lombardia e il Veneto, con qualche spedizione fino alle Puglie, per carichi di vino proveniente dal Sud. Un camion instancabile, che rappresenta non solo un mezzo di lavoro, ma un pezzo di vita condivisa tra strade, stagioni e racconti di famiglia.
Flavio Ghiazza ci ha raccontato con emozione come questo Fiat 650 N2 abbia segnato anche la sua infanzia:
Queste parole ci onorano e ci responsabilizzano. Questo camion non sarà solo un altro pezzo della nostra collezione di mezzi storici: sarà un testimone vivo del lavoro di generazioni di trasportatori e di una cultura del viaggio che vogliamo preservare.
La Fondazione si prenderà cura di questo Fiat 650 N2, restituendogli lo splendore di un tempo grazie a un accurato restauro. Entrerà a far parte della nostra collezione visitabile, dove continuerà a raccontare — a chiunque lo guardi — storie di strade battute, carichi preziosi e chilometri di memoria.
Grazie di cuore a Flavio Ghiazza, per aver scelto di condividere questo pezzo di storia con tutti noi.
È anche grazie a gesti come questo che la nostra missione di conservare e valorizzare il patrimonio storico dei trasporti italiani può continuare a vivere, crescere ed emozionare.